Ritratti senza volto e Polaroid sintetiche di Alessandro D’Aquila

In un mondo dove la comunicazione è fatta di immagini ad alta risoluzione, smartphone e social network c’è ancora spazio per un artista senza tempo che vede ed esprime la comunicazione in un modo diverso? La nostra risposta è si, c’è ancora spazio ed esiste, stiamo parlando di un artista giovane che comunica le proprie sensazioni ed emozioni in maniera differente, vi presentiamo Alessandro D’Aquila. Si definisce un artista sintetico poiché riesce a ridurre in sintesi le sue opere, senza aver bisogno di rappresentare un paesaggio o il volto di una persona ricco di dettagli, secondo la sua filosofia basta rappresentare le cose necessarie evitando il superfluo.

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Alessandro cerca di realizzare paesaggi e ritratti sintetici ridotti a delle semplici forme di colore, come se dovessero essere descritti a dei non vedenti. In questo modo nasce il suo obiettivo, quello di creare una parità tra chi possiede un senso e chi no; anche per questo i ritratti di Alessandro sono accompagnati sempre da una sorta di didascalia, scritta in linguaggio braille (per i non vedenti). Un linguaggio che è incomprensibile alla maggior parte dei vedenti ma di grande impatto visivo, ogni didascalia è come se fosse una commento a ciò che si sta guardando o vivendo in quel momento diventando una piacevole decorazione a prescindere dal fatto che non sia decifrabile.

Ritratti senza volto e Polaroid Sintetiche di Alessandro D’Aquila

Tra le sue realizzazioni più importanti si distinguono sicuramente i Ritratti senza volto, spesso realizzati anche su personaggi noti. Il criterio secondo i quali vengono realizzati questi ritratti è quello di rappresentare il soggetto “svuotandolo” di tutti i dettagli non essenziali come bocca e naso, facendo così emergere solamente i dettagli fondamentali che rendono riconoscibile un individuo. In questo modo un soggetto diventa riconoscibile attraverso la propria essenza piuttosto che con dei dettagli specifici del volto.

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Le Polaroid Sintetiche invece rappresentano l’evoluzione della ricerca di Alessandro. Attraverso una Polaroid Supercolor 635CL immortala un momento, rendendolo così un ricordo, e interviene su quella stessa polaroid con colori ad olio o acrilici cercando di ridurre anche in questo caso, con una tecnica differente, al minimo i dettagli. Secondo lui non abbiamo bisogno dell’alta definizione, perchè siamo in grado di riempire le immagini con ciò che vogliamo grazie alla nostra immaginazione, ed in questo caso il braille applicato diventa un normalissimo “appunto di viaggio”. Ogni luogo o paesaggio resterà impresso nella mente attraverso la fantasia e l’intuizione in modo che i dettagli possano diventare nitidi nella nostra mente senza aver bisogno di essere rappresentati.

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I ritratti di Alessandro ci hanno affascinato e incuriosito per la loro originalità e profondità d’animo, siamo sicuri che è la stessa sensazione che proverai leggendo e guardando le sue meravigliose opere. Per scoprire le esposizioni delle sue opere o semplicemente per visionarle online visita il sito web www.alessandrodaquila.it.

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